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Shiyu Yamagami.
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Il palazzo dei Misteri.
Le informazioni conducono qui, in questo maniero che sosta su di una scogliera. Di gran bellezza ed immerso nella luce, questo palazzo sembra assolutamente pacifico e privo di qualsiasi minaccia. Il ponte conduce direttamente al portone d'ingresso che, però, appare chiuso.
Il luogo è immerso in una pace tale che sembra quasi un peccato disturbarla.SPOILER (click to view)Bene ragazzi, una raccomandazione, non fate cose troppo avventate che da qui inizia la parte pericolosa della quest.
Edited by Shiyu Yamagami - 28/7/2010, 16:20
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Dunque tutto era stato deciso: si doveva partire, per il volere dell'imperatore.
Il gruppo riunito si spartì in due squadre come era stato pattuito: Kanon, il Granduca e la giovane di cavallo del mare verso la città ammantata di tenebra, a sud di Parigi; mentre Scilla, Siren e lo specter del Basilisco verso la villa che si ergeva sulla scogliera di Caen, luogo presunto in cui sorgeva la fonte di un empio potere.
Durante il viaggio poche parole vennero proferite, tuttavia era palpabile la sensazione che ognuno poteva fidarsi ciecamente dell'altro. Il solo pronunciare il nome Gennosuke, il temuto leader dellAirone Nero, induceva al silenzio, mentre per quanto riguarda il baldo giovane di Siren aleggiava il mistero, si diceva addirittura che nessuno fosse in grado di uscire dalle maglie delle sue dolci ma fatali melodie. Di lui, dell'imprevedibile Khorne, che si poteva dire? Forse il suo nome era accostato al terrore, alla pazzia, o forse usato dalle madri semplciemente per spaventare i figli con oscuri presagi. In ogni caso quello che era certo era la sua innata e insaziabile smania di ambizione e conquista, fini da raggiungere con qualunque mezzo e talvolta meglio se violento.
Per anzianità e potenza a capeggiare l'esiguo gruppo era il maestro Gennosuke, la cui surplice infernale rifulgeva del tipico bagliore sinistro e mortifero. Quale comandante migliore dopotutto? La sua fredda e spietata lungimiranza gli avrebbe condotti al successo, accondiscendendo come sempre al bagno di sangue.
Ed era questa la differenza sostanziale tra allievo e maestro: entrambi bellicosi, ma Gennosuke aveva il pregio di essere più accorto, arguto, riservando la propria collera nei momenti opportuni. Khorne invece sospirava fremente ogniqualvolta si preannunciasse un qualunque ardire o pensiero per cui scatenare il proprio irrefrenabile e folle ego, e la missione in cui si erano cimentati, di sicuro lo avrebbe indotto a quella via, tinta di sanguigna.
Gli occhi freddi sgranarono un poco alla vista di quel maestoso edificio. Si aspettava infatti una villa in rovina, poco più che un rudere ottenebrato da arcano potere, invece quello che si prospettava dinnanzi era un palazzo di lussuria plasmato da un'incredibile quiete. Il cancello che sbarrava la strada era serrato, come era supponibile, e il dubbio che si insinuò era tutt'altro che di scoramento: entrare con le buone o con le cattive?
Beh, credo sia inutile cercare altre vie, la nostra presenza sarà stata intercettata già da tempo...che facciamo? Bussiamo prima di sfondare?
Disse rivolto ai due compagni con sorriso sarcastico.SPOILER (click to view)EDIT: chiedo scusa per l'edit ma mi sono accorto tardivamente di aver sbagliato a digitare il codice inerente al parlato. Ho provveduto a rettificare
pensato
parlato[SPOILER][/SPOILER]
Edited by babel_83 - 29/7/2010, 22:41. -
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Capitolo Terzo: Verso Caen. Come preannunciato, i tre guerrieri si dirigevano verso quel maniero misterioso; s'erano cimentati in quell'impresa senza neanche chiedere maggiori informazioni, una spedizione folle, probabilmente quel finto messo li aveva mandati al macello.
Gennosuke sorrise, probabilmente era caduto in trappola come un allocco, oppure era il contrario? Che il servo era invece rimasto preda della tela dello specter? Questo solo lo svolgersi degli eventi poteva dirlo.
Giunti infine alle porte del grande castello i tre s'arrestarono, e Scilla propose di bussare o di sfondare, seconda scelta ben più simpatica della prima; tuttavia Gennosuke voleva temporeggiare per capire meglio la situazione.
«Placa i tuoi ardori ragazzo, per prima cosa dobbiamo capire dove ci troviamo. Sembra che questo ponte di pietra sia l'unica via d'accesso al castello, tuttavia diffiderei nel credere che esista un unica via di fuga, sicuramente ci sarà qualche altra entrata, che ci permetterà un ingresso meno appariscente.». -
Antares_Asuka.
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*Il viaggio dalla corte fino al luogo ove i tre avrebbero svolto la missione non fu lungo. Antares ebbe modo di ripensare a ciò che era accaduto fino ad allora.
Tutto lasciava presagire che dietro quella missione ci fosse la mano dell'imperatore, imperatore che, però, non era comparso neanche una volta innanzi ai suoi generali. Probabile che Hyoga si fosse già mossa, ma probabile anche che qualcosa stesse controllando la sua mano. Per appurare la verità ci sarebbe voluto troppo tempo e forse non si sarebbe mai approdati a risultato certo. Unica cosa sicura era che non avevan tempo e non potevan indugiare. Per ora avrebbero seguito gli ordini, se si fossero stati preda di una trappola, solo il futuro avrebbe saputo dirlo. Durante il viaggio prese il comando delle operazioni Gennosuke che tra i tre cavalieri era quello che godeva di più esperienza e nè Khorne nè Antares ebbero nulla da ridire.
Arrivati alla loro destinazione, i tre si trovaron di fronte un magnifico quanto imponente castello che mostrava come unica via d'accesso evidente un ponte di pietra.
Subito Khorne propose un paio di alternative, entrambe, però, avrebbero fatto scoprire subito la loro presenza. Più cautamente Gennosuke suggerì di ispezionare bene la zona per tentare di trovare altre vie d'entrata. Dello stesso avviso era il generale di Siren*
-Khorne anche io penso che sia meglio cercare altre vie di entrata. Siam pochi e per il momento è meglio passar inosservati. Ci permetterà di agire più liberamente-
*Antares aveva espresso anche lui la propria opinione, ora non rimaneva che aspettare gli ordini del capo squadra*. -
Shiyu Yamagami.
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Guardandosi intorno fu facile per loro scorgere un secondo ponte sulla loro sinistra, eppure non fu altrettanto semplice comprendere cosa sostasse al centro di esso: pareva una sagoma umanoide abbastanza grande eppure non sembrava composta di carne, La distanza non facilitava assolutamente il discernerne la natura ma poteva sembrare anche una statua, per quanto di colore alquanto bizzarro, visto che la tonalità dominante sembrava essere sul rosso acceso. . -
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La sua idea di sfondare il portone venne bocciata, e non avrebbe potuto proporre molto altro il burrascoso Khorne di Scilla, che senza preamboli avrebbe preferito la via più schietta e diretta onde sistemare la faccenda anche perchè il suo istinto gli diceva che il loro blitz era già stato ampiamente previsto.
E di che avete paura? Ci sono io ad aprirvi la strada
Disse ridendo di gusto, poiché era tutt'altro che sorpreso della ferma decisione dei compagni, i quali, essendo più guardinghi, suggerivano vie secondarie.
Volgendo lo sguardo a sinistra una di codeste via si palesò: un altro ponte faceva da collegamento verso il palazzo misterioso, al centro di esso una figura si imponeva, tuttavia la distanza impediva di capire cosa o chi fosse. La lontananza poteva trarre in inganno facilmente, ma di sicuro non poteva trattarsi di un comune uomo dato che la sagoma era tinta di un rosso vivo, “rosso sangue” come lo avrebbe definito il generale di Scilla.
Forse non era altro che una statua, un monumento bizzarro e atipico visto il colore, o forse si trattava davvero di un individuo....ma in armatura o comunque rivestito di una sorta di divisa che poteva essere benissimo un mantello.
Lui la sua proposta l'aveva già manifestata, di conseguenza lasciò parlare i compagni d'arme, sicuro che entrambi avessero scorto quell'insolito punto rosso.
pensato
parlato. -
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Capitolo Quarto: Un amico in rosso. Ed ecco che fin troppo facilmente la seconda via d'accesso sembra spianata; Gennosuke rimaneva perplesso, come se tutti e tre erano caduti in una sciocca trappola.
Osservava meglio quel ponticello che avevano scovato, e con stupore vedeva su di esso un essere dal colore cremisi.
«Ma da dove è uscito? Beh, poco male, lo costringeremo a farci da guida o morirà.»
Deciso, si diresse verso il probabile nemico.. -
Antares_Asuka.
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*Antares, dopo una attenta occhiata, s'avvide della presenza di un secondo ponte. Portava anche esso al castello, ma da una posizione più nascosta. Nessuno assicurava i cavalieri che passando di li la loro presenza sarebbe passata inosservata, anzi, molto probabilmente eran già stati avvistati, ma tentare quella via si sarebbe potuta rivelare una scelta saggia. Unica cosa che stonava era la presenza in mezzo al ponte di una non meglio identificata massa rossa a guardia del passaggio. Se semplice statua o vero e proprio guardiano, questo non era dato di saperlo. Solo avvicinandosi i guerrieri avrebbero potuto avere più informazioni. Primo del gruppo ad andare incontro al fato loro riservato fu Gennosuke. Probabilmente mandare una persona in avanscoperta e tenere gli altri di riserva sarebbe stato meglio, ma lo spectre avrebbe potuto richieder immediato supporto e così anche Antares decise di seguirlo* . -
Shiyu Yamagami.
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Raggiungete il secondo ponte, percorrendolo con circospezione sino ad esser più vicini alla creatua coperta di rosso. E' una figura umanoide, non c'è dubbio, peccato che sia di proporzioni titaniche. E' accovacciato, ma con un rapido calcolo mentale è facile comprendere come possa raggiungere i 4 metri d'altezza senza alcuna difficoltà. Ma non è finita, ha qualcos'altro di estremamente strano. Avvicinandosi di più si può scoprire come sia, in realtà, nudo se si esclude il mantello. Ancor peggiore, è la scoperta d'avere di fronte quel che può definirsi una sorta di bambola gigante. L'essere si alza, improvvisamente, mostrandosi in tutto il suo orrido splendore: una bambola di pezza rosea, simile a carne, rattoppata in più punti con un filo di ferro che sembra lambirne le carni e macchiarle di rosso. Il mantello è tutto ciò che la copre, ma non vi protegge dalla vista del suo volto orribile e sfigurato: occhi come bottoni, capelli come filo di grano ed un'espressione corrotta in un sorriso macabro. - Voi no qui, dovete... Andare. Ora. Uccido.
Non avete idea di come faccia a parlare, ma ogni movimento fa fuggire stille di liquido rosso come il sangue dalle sue ferite. E' persino assurdo trovarsi una cosa di simile bruttezza di fronte, in pieno giorno. Ma è davvero giorno?
Improvvisamente pare come se una potente eclissi fosse calata sul luogo e il ponte dietro di voi è stato inghiottito da una nebbia che ne nasconde la fine, come nasconde tutto il resto del mondo, esclusa la magione.
Se c'era una trappola, pare che voi l'abbiate fatta scattare...SPOILER (click to view)Potete attaccare la bambola o cercare di fuggire.... -
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Con ardimento vennero eseguiti gli ordini di Gennosuke allorchè il trio si diresse verso il secondo ponte. Man mano che ci si avvicinava, il punto vacuo rosso assunse nel procedere forme sempre più distinte e inverosimilmente mastodontiche.
Giunti di fronte, infatti, un senso di sbigottimento e disgusto adombrava il volto di Khorne: un'enorme bambola, rappezzata in più punti, aveva preso vita ostacolando con la sua mole il proseguo del passaggio. Gli occhi circolari, simili a bottoni, scintillavano di un che sinistro e dal sorriso beffardo proferirono parole ancor più enigmatiche di tutto ciò a cui stavano assistendo.
L'atteggiamento di codesta era ostile e a testimoniare quale sortilegio avevano scatenato. Difatti la parte di ponte appena percorsa era impossibile da scorgere, come se all'improvviso fosse stata inghiottita dalle fauci dell'oblio.
Morte o fuga? Questa era la paradossale scelta che un fantoccio proponeva agli invincibili guerrieri di Nettuno e in quel momento Khorne non potè fare a meno di sottrarsi alla provocazione:
Proprio vero che il mondo è bello perchè è vario...Suvvia dov'è il giullare che ha allestito questo parco giochi? Prima di farti a pezzi dove sta il tuo burattinaio?
Chiese senza pretese di ricevere risposta. Poi , mostrando il suo pazzo sguardo, fece un passo in avanti e con pochi verbi enunciò ai compagni la sua decisione a riguardo:
Ve lo dicevo io che era meglio sfondare il cancello! Non saranno certo delle patetiche illusioni o un pupazzo a fermarci. Buttiamolo giù dal ponte e proseguiamo!
Fallito il fattore sorpresa, Khorne ritenne opportuno entrare in azione con qualunque mezzo e questo mezzo, talvolta, poteva essere violento e potente come il Gorgo di Scilla, atto non solo a distruggere la bambola, bensì a liberare l'aere dalla prigionia delle becere illusioni che erano misteriosamente calate.CITAZIONE- Gorgo di Scilla (Big Tornado) - [offensiva]
Il Generale degli Abissi convoglia il cosmo che riesce a controllare nelle braccia e lo proietta verso il nemico, scaraventandolo in una sorta di mitologico gorgo di Scilla, dal quale nessun essere riusciva a trovare una scappatoia da vivo. Il gorgo, che altro non è che una sorta di possente vortice acquatico, viaggerà orizzontalmente e avrà diffusione conica; tenderà a travolgere il nemico e a provocargli danni così ingenti se non addirittura fatali.
pensato
parlato. -
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Capitolo Quinto: Fiducia. Poteva rivelarsi uno scontro dai risvolti ben più semplici del previsto se l'antico allievo non utilizzava una delle tecniche più potenti del suo arsenale, la conosceva bene, e già più di una volta li aveva liberati da molti impicci.
Incrociava così le braccia, in segno d'attesa, voleva dargli fiducia, ergo non voleva intervenire.
«Su, fa in fretta, non abbiamo tempo da perdere qui con questo fantoccio.». -
Shiyu Yamagami.
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Rideva.
Rideva follemente la bambola nell'osservare quell'enorme gorgo d'acqua che andava a formarsi di fronte ad essa. Il ghigno di chi ha appena ricevuto un fantastico giocattolo con cui trastullarsi.- Che bello che bello ♥!
Una voce, infantile e delicata, risuonò nell'aere in quel momento, evidentemente intenzionata a recapitare un messaggio al gigantesco bambolotto di carne e sangue, pronta a spronarlo per convincerlo a fare sul serio.- Paul, non trattenerti con loro, non sono ospiti graditi.
La bambola di pezza parve ancor più felice di questa comunicazione e cominciò a ridere allegramente, per poi spalancare la bocca mezza cucita di fronte al gorgo... E replicarne le esatte fattezze. L'onda che emerse dalle fauci della creatura, però, era totalmente composta di sangue e si scontrò con l'acqua in uno schianto che fece tremare il ponte su cui ponevano piede. In un istante, tutto quel che rimase dell'offensiva di Scilla non fu altro che una pioggia di sangue annacquato.- No andare? Allora rimanere!
Un secondo fiotto di sangue spruzzò dalle labbra della creatura, mirando a colpire entrambi i guerrieri che sostavano di fronte ad essa. Un cono lungo 30 metri e largo dieci nel punto più esteso. Il sangue, una volta colpiti i bersagli, si sarebbe tramutato in un resistentissimo collagene che avrebbe imprigionato persino un guerriero di quella forza.... -
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Il Gorgo di Scilla era noto per la sua potenza distruttiva, il tremore del ponte su cui sostavano ne era lampante testimonianza. Davvero in pochi ne erano sopravvissuti, ma tanti altri erano caduti, tra cui valorosi guerrieri. Benchè potente, il suo colpo supremo non era invincibile, eppure il generale non si sarebbe certo aspettato che una bambola rappezzata riuscisse in un'impresa che rasentava l'impossibile, ovvero non subire alcun danno.
Ciò a cui aveva appena assistito era un'umiliazione, poiché constatare che un fantoccio ostruiva efficacemente la via a 3 cavalieri di indubbio valore, sarebbe stato motivo di vergogna. Bisognava fare qualcosa, ne andava dell'onore.
Improvvisamente una voce estranea si udì nell'aere, le cui parole costituirono ordini per quella bambola malefica, la quale proruppe in una macabra risata per poi accingersi a cambiare la medesima cortesia con un getto d'acqua cremisi scaturito dalla bocca, una sorta di vomito di una vastità tale che avrebbe finito per inondare i 3 cavalieri.
Dalla tinta e dall'odore sembrava sangue, difficile saperlo con esattezza, ma in ogni caso Khorne avrebbe fatto in modo che nemmeno una goccia toccasse le vestigia, o almeno quello era il suo auspicio. Optò per un ripiegamento ma non perchè avesse paura del sangue, nel caso lo fosse, semmai se ne nutriva, tuttavia era presumibile che quel liquido scarlatto potesse essere corrosivo, mortifero.
Poco il tempo per rammaricarsi, tanto meno per pensare.
State indietro!
Urlò ai suoi compagni e nello stesso momento attinse ai suoi poteri per erigere una possente onda marina con la quale contrastare il getto sanguigno. Un istante prima del contatto tra i due flussi, si prodigò per un salto all'indietro, fino a dove il ponte lo consentiva.CITAZIONE- Flutti del Pacifico - [offensiva]
Tale tecnica denota la padronanza del Generale nel dominare le acque. Destando la furia del Pacifico, egli richiama intorno a sè, direttamente dal sottosuolo, gli impetuosi flutti dei mari, i quali assumono la forma di una cupola. Il generale diviene egli stesso l‘epicentro di una immane esplosione acquatica e cosmica che si propaga a 360° nel tentativo di travolgere qualunque cosa nel circondario e annichilirlo per la pressione.
Variante: i flussi che scaturiscono dal terreno, anziché circondare il generale, prorompono in colonne vorticanti presumibilmente sotto i piedi del nemico, con lo scopo di sorprenderlo ed alzarlo in aria per poi farlo cadere rovinosamente al suolo.
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Capitolo Sesto: Contrattacco. Vedeva così l'allievo difendere i suoi alleati da quella strana tecnica sparatagli contro da quell'insulsa bambola, a quanto sembrava non voleva proprio saperne di liberare il passo.
Veloce come un fulmine, il cavaliere nero si librava in aria, concentrava il suo cosmo nella braccia e con maestria liberava la sua terribile tecnica: una miriade di lame di vento si sarebbero dirette contro quel mostro ancor intento a scagliare la tecnica, o tanto meno ancora occupato nel liberarsi di Khorne.
«...Blast of Wind..»
Se tutto andava come previsto, la bambola sarebbe stata fatta a pezzi, e liberata la strada, i guerrieri dei mari, potevano come giusto continuare la loro avanzata.SPOILER (click to view)CITAZIONEBlast of Wind
Portando ambedue le braccia al petto, lo spectre convoglierà il suo cosmo, per poi liberarlo in un secondo momento scagliando svariate lame taglienti di puro vento dirette a dilaniare le carni dell'avversario.. -
Antares_Asuka.
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*I tre cavalieri si trovavan ora a fronteggiare un avversario tutt'altro che propenso alla trattativa. Khorne fu il primo dei tre ad utilizzare le sue tecniche, ma il nemico rintuzzò l'attacco rispedendolo al mittente come se nulla fosse. Quel simil-pupazzo sembrava divertito dall'operato del generale di Scilla e forse deluso dalla pochezza dei suoi avversari, cosa che fece leggermente innervosire Antares. Una voce fuori campo intervenne per dire alla bambola di smettere di giocare e di agire, a quanto pareva lo scontro entrava nel suo vivo. Il generale di Scilla nuovamente attaccò, ma questa volta fu seguito dal cavaliere del Basilisco. Collaborare si sarebbe dimostrata probabilmente la chiave per il successo. Antares non voleva far mancare il proprio sostegno ai compagni così, approfittando del muro d'attacco composto dai due, diede vita alle sue fatali note stando più indietro. Se il colpo fosse andato a segno avrebbe danneggiato il cervello della creatura fino a portarla alla morte. Sempre che quella cosa avesse avuto un cervello* SPOILER (click to view)CITAZIONEDead end climax - Versione potenziata della Dead end symphony. Utilizzando un maggior quantitativo di cosmo, tramite questa melodia il generale arriva a distruggere completamente il cervello del nemico portandolo alla morte (solo quest).
L'effetto è attivo e duraturo finché il generale suona
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[Quest] La Caduta degli Dei. Act 2 Special. |
