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Prologo: Un sogno dai mille colori. Dopo tanto tempo, la giovane ragazza poteva rilassarsi, gli avvenimenti che l'avevano travolta come un fiume in piena erano troppo onerosi da poter sopportare, persino per una sacerdotessa guerriera abituata a metter da parte il suo lato femminile a favore di quello "maschile" adatto alla guerra.
Era una giornata tranquilla, e Yuuki, era come in dormiveglia, e quando apriva leggermente le pesanti palpebre intravedeva un essere dal color bianco che correva fuori dalla sua abitazione, verso una sottospecie di tana.
Curiosità? Voglia d'avventura? Ma la ragazza sentiva di doverlo seguire.SPOILER (clicca per visualizzare)CITAZIONEOT Ovviamente dal titolo potrai immaginare di cosa si tratta, e con licenza poetica intraprenderai questo viaggio. Per il momento, limitati ad arricchire ciò che ho detto sul tuo stato d'animo e segui il "coniglio" fino alla tana ed entraci
/OT
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Kurein no Yuuki.
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Dalla finestra - lasciata con le ante e gli scuri socchiusi - penetrava un po’ di luce che illuminava il letto e il viso della ragazza che dormiva supina. Disturbata dalla luce Yuuki si girò su un fianco scostando le coperte e rivelando in parte le sue gentili forme ammantante della camicetta da notte che indossava. Sonnecchiava in dormiveglia, mentre provava un dolce torpore, che veniva lentamente dissipato da una leggera brezza, simile al lieve respiro di un amante che le accarezzava il corpo.
Passò qualche minuto in quel profondo e insolito benessere in cui l’unica cosa che Yuuki riuscì a distinguere fu la luce mattutina.
Socchiuse gli occhi muovendo le braccia verso la spaglierà del letto per stiracchiarsi e fu in quel momento che qualcosa di bianco, peloso e simile a un coniglio entrò dalla porta della camera, saltò sul letto, scese dal letto e uscì dalla finestra.
« Mimi »
Pronunciò credendo che fosse la sua gattina bianca, ma un miagolio le rispose dalla cesta accanto al letto a significare che la piccola creatura stava svegliandosi in quel momento.
Sorpresa e incuriosita da quella strana creatura si alzò e corse velocemente alla finestra nel tentativo di vederla ancora. Fece appena in tempo a vedere un coniglio bianco entrare in una specie di tana sotto un albero nel piccolo giardino pubblico accanto casa sua.
Non aveva mai visto un coniglio da vicino e non voleva perdersi l’opportunità di farlo, così si vestì velocemente, indossò la maschera, avvolse al collo la sciarpa e prese la sua borsa di pelle. Uscì di casa dirigendosi al parco pubblico e si avvicinò alla tana, che possiamo descrivere come un enorme buco sotto un albero secolare. Osservando quella tana da vicino notò che nascondeva una sorta di pozzo così provò a vederne il fondo sporgendosi un po’. Forse perse l’equilibrio, o il terreno cedette, fatto stà che cade dentro quella cavità gridando spaventata. Stava precipitando nel vuoto, avvolta dal buio e sgomenta per la situazione anomala.
Cosa le sarebbe successo?. -
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E così, la giovane cadeva in un vortice senza senso, dove il tempo sembrava non scorrere più.
CADEVA
CADEVA
Cadeva
cadeva
cadeva
cadeva
Alla fine di quella lunga discesa, la ragazza si risvegliava un po' frastornata in un enorme giardino, ricoperto da fiori, piante e quanto di più verde e colorato la natura poteva regalare.
Sulla destra, su un fungo c'era una sottospecie di bruco, il quale, aveva un'aspetto stranamente familiare. Tranquillamente fumava ciò che poteva sembrare una pipa cinese, e tra una boccata e l'altra sbuffava del fumo in aria.
A vederlo più da vicino, a quest'insetto mancava addirittura un occhio! E quello che poteva essere chiamato viso era solcato da un enorme cicatrice.
Lo sguardo acuto del bruco si posava sulla giovane, e sbuffando dell'altro fumo in aria prese la parola.
«Chi sei tu? E cosa ci fai qui?». -
Kurein no Yuuki.
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Stava cadendo nel vuoto per chissà quanti metri di profondità. Improvvisamente si ritrovò seduta. Guardò in alto e vi era il pozzo da dove era arrivata, poi guardò intorno a sé capendo che era finita in un giardino, con una distesa erbosa tempestata da variopinti fiori davvero bella. Le girava leggermente la testa, ma nell'arco di pochi istanti si riprese.
Provò ad alzarsi cercando di capire se nel cadere si era fatta male, ma inspiegabilmente pareva che stesse bene. Ipotizzò che fosse stata l’erba del giardino ad attutire la caduta, seppur non era una spiegazione che la convinceva.
Alla sua destra vi era un fungo sul quale un bruco dall’aspetto famigliare fumava una strana pipa. Incuriosita sia dall’aspetto che dallo strano comportamento dell’animale Yuuki vi si avvicinò. Appena si accorse di lei quell’insetto iniziò a parlarle chiedendo chi fosse, provocando nella sacerdotessa un moto di sorpresa che la portò a sgranare gli occhi e incredula a rispondere un po’ confusa.
« Mi chiamo Yuuki. Sono finita qui cadendo in uno strano pozzo mentre inseguivo un coniglio … Ma tu parli?! »
Era sorpresa nel vedere un animale parlare, tuttavia non si scoraggiò, ma anzi provò a chiedere un minimo di informazioni proprio a quel bruco.
« Qui, dove siamo? »
Rimase in attesa osservando l’insetto.. -
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Lo strano bruco sbuffava un po' di fumo a destra e manca, poi prese la parola molto tranquillamente.
«Potrei dire lo stesso di te signorina. Qui siamo nel Regno di non-so-chi. E tu non mi sembri di queste parti.»
Faceva un lungo tiro alla sua pipa cinese per poi sbuffarlo sul volto della giovane.
«Io sono il Brucosuke, e tu chi sei?». -
Kurein no Yuuki.
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Ascoltò sorpresa la risposta di quello strano bruco. Sembrava proprio che fosse finita in uno di quei luoghi fantastici narrati dai libri, dove gli animali assumono una sorta di personificazione e la natura affascina con la sua bellezza.
Successivamente il bruco le sbuffò in faccia un po’ di fumo inducendola a tossire e a cercare di dissipare il fumo agitando una mano davanti a sé, poi si presentò con il nome Brucosuke e le chiese di presentarsi a sua volta.
« Coff Coff … Mi chiamo Yuuki. »
Gli rispose cercando di respirare un po’ di aria ‘pulita’.
Poco dopo lo osservò sorridendo divertita perché quel bizzarro nome, la mancanza di un occhio, la cicatrice sul volto e la pipa cinese che fumava erano elementi che a Yuuki fecero tornare in mente Gennosuke, lo spectre che aveva visto il suo volto senza la maschera e verso il quale aveva promesso vendetta.
Riprese a parlare dopo aver fatto un respiro profondo incuriosita da una precedente affermazione di lui.
« Prima hai parlato di un certo Regno di non-so-chi, me ne puoi parlare? ». -
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Il viso - nel caso in cui i bruchi ne avessero - di Brucosuke si faceva serio, passavano alcuni secondi di silenzio interrotti solo da qualche sbuffata di fumo, poi, dopo un piccolo colpo di tosse l'insetto prese la parola.
«Se non sai dove ti trovi vuol dire che non sei di questo mondo. La questione può essere più spinosa del previsto. Questo è un posto particolare dove i "Sogni" prendono vita. Ma non posso dire altro...»
Alzava la testa verso l'orizzonte interrompendo il suo soliloquio per poi con una strana fretta intimare alla ragazza di nascondersi dietro l'enorme fungo.
«Presto, presto! E fai silenzio...»
Dopo qualche istante arrivavano delle strane guardie con indosso curiose vestigia di colore rosso, queste puntavano le loro lance verso il bruco intimandogli di rivelargli l'esatta posizione dove Yuuki era atterrata.
«Cosa volete che io ne sappia? Non conosco nessuno che corrisponda alla vostra descrizione, andate via!»
Le guardie seppur decise nel sentire Brucosuke alzare la voce s'allontanavano bofonchiando qualcosa tra di loro. Quando il pericolo ormai era lontano l'insetto si girava verso la giovane senza mai togliersi quell'aria seria di dosso.
«Ora sei al sicuro. Ma come diavolo sei arrivata qui?». -
Kurein no Yuuki.
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Brucosuke le fece capire di essere finita in un altro mondo, specificando che era un posto particolare dove i “Sogni” prendono vita.
Yuuki sgranò gli occhi e stava per chiedere maggiori dettagli, ma il bruco non le diede tempo intimandola in maniera piuttosto seria e frettolosa di mettersi dietro l’enorme fungo. La sacerdotessa senza discutere fece quanto chiestole, anche se non capiva il motivo per il quale doveva nascondersi così. Pochi istanti sopraggiunsero due strane guardie vestite di rosso che chiesero all’insetto parlante informazioni su Yuuki.
“Cercano me? Perché? Chi sono quei due tizi?”
Ascoltò la risposta di Brucosuke piuttosto sollevata visto che stava proteggendola allontanando le guardie, ma aveva ancora più confusione in testa ora.
Fece un bel sospiro quando rimase di nuovo sola con il buffo bruco, che si girò verso di lei e le chiese come era arrivata lì.
« Vorrei tanto saperlo pure io. »
Rispose, poi abbassò lo sguardo e fece un profondo respiro. Un attimo dopo torna a osservare il Brucosuke e disorientata riprende a parlare.
« Ho seguito un coniglio bianco fino al parco. L’ho visto entrare in una specie di tana sotto un albero così mi sono avvicinata. Inizialmente pensavo che sotto quell’albero ci fosse una semplice tana, poi ho capito che in realtà nascondeva una specie di pozzo. Presa dalla curiosità mi sono un po’ sporta per cercare di vederne il fondo e magari ancora il coniglio bianco. Poi non so come vi sono scivolata dentro e sono arrivata qua improvvisamente. »
Forse il bruco avrebbe trovato tale racconto un po’ strano, ma Yuuki di questo non se ne preoccupava visto che già per lei era strano anche solo parlare con quella buffa creatura.
Finito di parlare si alzò in piedi, si appoggiò al fungo con le mani guardando il bruco in volto e, visibilmente agitata, proferì in maniera confusionaria tutte le domande che le venivano in mente.
« Ci sono molte cose che non mi quadrano. Cosa significa che questo è un posto particolare dove i “Sogni” prendono vita? Chi erano quei due individui? Perché mi cercano? Perché mi hai difesa? Hai visto passare un coniglio bianco? Come faccio a tornare al mio mondo? ».
Yuuki in Wonderland[Test potenziamento Cloth ShuichiRyuichi] |
